martedì 25 settembre 2007

#2 - Metastasi tardive


L'ostacolo più deprimente della lenta convalescenza è l'impossibilità di abbeverarsi alla fonte: un'idiosincrasia al reale e la propensione al miraggio sono i primi sintomi a condurre verso un'inarrestabile disidratazione. Recenti studi sull'argomento hanno invalidato oltremodo la presunta efficacia di alcune terapie già impiegate nel caso, concludendo che l'elaborazione di metodi migliori in grado di compiere il miracolo è lungi a venire. La progressiva espansione di spazi aridi e desolazione creativa nella mente cosciente individua i prodromi di uno stadio vegetativo che potrebbe protrarsi per anni, gli esperti lo hanno ribattezzato "Sindrome di Atacama".

Il deserto di Atacama si estende nel Cile settentrionale per circa 1.500 km. Con il suo clima che oscilla tra gli 0° notturni e i 30° diurni e l'assenza di pioggie è anche detto "deserto assoluto" perchè considerato a tutti gli effetti la zona più arida del pianeta. Inoltre, l'umidità proveniente da entrambi i litorali rocciosi che lo circondano protegge il suo terreno rendendolo virtualmente sterile.

Il deserto di Atacama spesso si configura come la promessa di un esilio romantico, a due passi dagli avvistamenti di marziani, ma presto o tardi il sogno si rovescia trasformandosi piuttosto in un'infallibile predizione: si vedrà un deserto di eguali caratteristiche avanzare inesorabilmente dentro di sé con le note, disastrose conseguenze di cui la sindrome si fa portatrice.


"Ti porterò ad Atacama, nel suo deserto rovente
Verrò ad Atacama con te amore, nel suo deserto di niente.

Vedrai che cielo Atacama amore, sentirai il vento sferzante
io ti abbraccerò un po' più stretto, per catturare l'istante

L'ho conosciuto il deserto amore, l'ho conosciuto già un tempo,
e non ci torno di nuovo amore, lì dove sferza il vento" *


* versi di celebre canzone popolare a due voci

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